Alcuni passaggi dell’intervista radiofonica nella quale è stato intervistato Thierry Pardo (autore del libro “Education sans école”, Joel Monzée (autore del libro “Et si on les laissait vivre”) e altre persone collegate al mondo dell’Istruzione parentale in Canada.
La scuola a casa è una tendenza in crescita anche nella provincia di Québec in Canada.
Anche in Canada è l’Istruzione ad essere obbligatoria e non la scuola:
>la prima persona responsabile dell’educazione è il genitore / i genitori.
>La scuola è una possibilità per delegare
“Non è mai troppo tardi per vivere un’infanzia felice” Thierry Pardo citazione
C’è un senso generale di malessere nei confronti della scuola: penuria di insegnanti, locali vetusti… e molti genitori si chiedono se i loro figli devono proprio “subire la scuola”. Inoltre, ci sono degli studi che mettono in evidenza che la scuola non è per forza adeguata a tutti.
• Joel Monzee, si presenta con la sua esperienza dicendo che a volte il problema si evidenzia per i bambini plus dotati che a scuola non trovano gli strumenti e i metodi che valorizzino le loro capacità.
• Thierry Pardo, si presenta spiegando i risvolti di un’esperienza recente nella quale i suoi due figli hanno dovuto iniziare ad andare a scuola, malgrado la loro volontà, per la prima volta a 8 e 12 anni per motivi familiari (prima non erano mai andati a scuola). Evidenzia come, in tutte le scuole e anche nelle scuole alternative (come stanno sperimentando i suoi figli) che danno molto più spazio alla libertà, le giornate siano comunque scandite da obblighi: orari, attività, programmi,… senza che i bambini possano SCEGLIERE (per chi non è mai andato a scuola, si tratta di una perdita di libertà). Gli adulti tendono a comportarsi come se fosse scontato che i ragazzi non siano responsabili (dicendo loro “metti la giacca”…) e questo svaluta il senso di responsabilità dei bambini, rallentando l’apprendimento dell’autonomia.
Un’altra testimonianza afferma che sempre più famiglie scelgono l’Homeschooling per alcune di queste ragioni:
>Sempre più ragazzi non sono fatti per la scuola
>Ci sono sempre più diagnosi di bisogni speciali
>Sempre più bambini plus dotati non sono seguiti nel miglior modo per le loro capacità (con l’Homeschooling possono fare 2 anni in 1)
>Ci sono sempre più situazioni nelle quali i bambini non riescono a seguire i ritmi imposti e possono avere migliori risultati con un rapporto 1 a 1 (con un insegnante o un genitore). Per chi sceglie questa alternativa, può permettere di evitare di inserire bambini con difficoltà in programmi o classi specifici con un’etichetta che può essere vissuta come un fallimento
Il sistema scolastico a livello statale sembra essere in crisi e oltre alla penuria di insegnanti, ci sono sempre più scuole private o specializzate e molti si rendono conto che la scuola pubblica non fa per loro e la loro realtà familiare.
C’è una generalizzazione, semplificazione e razionalizzazione del sistema scolastico dall’alto che purtroppo sul campo funziona sempre meno.
C’è una volontà di uniformizzare che limita anche il lavoro degli insegnanti, che sono più legati e non possono fare il loro lavoro al meglio come potrebbero svolgerlo se fossero più liberi anche loro.
Considerazione di Thierry Pardo:
Per un periodo di 10 anni, il bambino non sceglie di andare a scuola, non sceglie la sua classe, non sceglie i suoi compagni, non sceglie il programma,…
Il NODO DEL PROBLEMA, secondo lui, si trova nei genitori che sono prigionieri di una vita dove DICONO CHE NON HANNO SCELTA! Il lavoro dei genitori è di convincere i figli che devono ACCETTARE UNA VITA DOVE NON HANNO NESSUNA SCELTA NEANCHE LORO!!!
Questa vita, nella quale non si può scegliere, diventa normalità e il bambino assimila che nella vita: “devo fare ciò che mi viene detto e basta”. LA VITA E’ COSI’
Più libertà è necessaria anche a scuola. La parola d’ordine dovrebbe essere RESPONSABILIZZARE, invece di CONFORMARE.
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Altra Testimonianza:
Non c'è un modo uguale per tutti di praticare l'Homeschooling. Anche in una stessa famiglia le cose evolvono nel tempo e si trova il proprio equilibrio. Alcuni praticano l’apprendimento naturale: i ragazzi decidono loro della loro giornata, il genitore è lì per sostenere, consigliare, creare opportunità.
Spesso ci si chiede cosa farà un bambino che non deve alzarsi per andare a scuola! Non c’è da dire “alzati per tale ora”, l'Homeschooling è come un viaggio ricco di opportunità! Nessun bambino di 8 anni potrà fare a meno di VIVERE IL PROPRIO VIAGGIO. Non starà a letto tutto il giorno! E’ solo una paura dei genitori! Un bambino si sveglia quando è riposato. Un adolescente, per esempio, ha ritmi ormonali diversi che lo portano ad addormentarsi più tardi e a dormire di più al mattino. Invece, nella società attuale, si svegliano sempre presto e si crea un deficit di ore di sonno: così diventa un circolo vizioso: meno disponibilità mentale, meno capacità di coinvolgimento. Ricordiamoci che se i bambini devono svegliarsi presto perché hanno scelto di farlo per un’attività piacevole, lo faranno sempre volentieri, non serve "addestramento".
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