Storie comuni... di una magia perduta ! Prima parte
Siamo tutti diversi, siamo tutti unici...
Introduzione ai due articoli:
una prima parte parla di come i bambini sbocciano naturalmente dal loro concepimento,
l'altra parla del disincanto iniziando un percorso di scolarizzazione tradizionale... con alcune delle varie tipologie di reazioni, conseguenze per il futuro...
Secondo quello che ho potuto notare anche dalle storie degli adulti di oggi!
Quel giorno era stato come “toccare la luna con un dito”!
Un uomo, una donna, compagni di vita e… un bambino, il loro bambino tanto
atteso che stava finalmente arrivando! Un turbinio di emozioni inspiegabili si
era impadronito dei loro cuori: emozioni nuove miste a gioia, timori, euforia e
insicurezze erano arrivate nella loro vita!
I nove mesi a seguire furono una benedizione, un sogno
vedere come il pancione stava crescendo! Sembrava tutto così magico! E’ vero,
ogni tanto nuvolette grigie sorvolavano la mente, con paure e dubbi, però il
cuore era fiducioso nelle meraviglie della natura!
E poi, il grande giorno arrivò, con la potenza di un
temporale irrompente che fa tremare a momenti, imponendo la sua forza selvaggia,
per poi lasciare dietro a sè, mentre si allontana, leggerezza e freschezza… il
loro bambino era lì, tra le loro braccia!
La natura è così incredibile e meravigliosa! All’interno di
questo nido che è stato il grembo della mamma, la scintilla della vita, in
pochi mesi, ha sviluppato una creatura perfetta! Così perfetta da rimanere a
bocca aperta! Senza che nessuno dettasse legge da fuori o ci mettesse il becco,
ecco 2 occhietti, un nasino, la boccuccia che sembra dipinta e…braccine,
gambette,… Senza parlare di tutti i misteri racchiusi all’interno del suo
corpicino, così fragile ed efficiente allo stesso tempo, preciso come i
meccanismi di un orologio. Tutto è già pronto da tempo, per permettergli di
nutrirsi, respirare, proseguire la sua crescita.
“Ce la faremo ad essere bravi genitori?” si chiedono mamma
e papà.
E poi… “Come il tempo vola!”
“Guarda come ciuccia di gusto il suo latte, come sta
crescendo bene! Oddio, sta già seduto da solo! E le sue prime paroline:
MA-MA-MAAAA, PA-PA-PAP… Sorrisini e versetti, ogni giorno una sorpresa, quanto
è bravo questo piccino che impara così in fretta e da solo!”
Così buono: mangia, dorme e nel contempo così sveglio! “E’
proprio vero: quando stanno bene e non hanno nessun disturbo, sono sereni e
pacifici!
Poi, il piccolo cresce… è necessario iniziare ad
organizzarsi. La società te lo richiede, bisogna lavorare, mille impegni, mille
preoccupazioni! E’ tempo di DELEGARE…
Così… Betty, Max, Elody, Sam, Sissi,…. come (quasi) tutti i
loro amichetti, iniziano ad andare all’asilo, chi già al nido, chi alla
materna.
“Non preoccuparti mamma, è normale che pianga, vedrai che
quando sarai andata via si calmerà! Dai che ci vuole tempo, poi da gennaio sarà
tutto diverso.” (sì… si rassegnerà…) Chissà come mai Tommy che alcuni giorni sta
con i nonni, i vicini, le zie,… anche se lontano da mamma e papà, lui non
piange? Chissà?
Tutto segue il suo corso, piccoli tratti su un foglio che
rappresentano l’essenza dell’arte: il suo primo disegno! Le recite, i
lavoretti, ma quanto bravo è questo pargoletto! Tutto suo papà!
Poi, alcuni piccoletti iniziano ad essere proprio stufi dei
lavoretti e dei disegni, altri semplicemente curiosi e non vedono l’ora di
“diventare grandi”! Arriva così per loro un altro passaggio.
E… FINALMENTE ARRIVA LA SCUOLA: QUESTO PRIMO GIORNO TANTO
DESIDERATO!
Qualche grande (fratello, cugino,…) ha provato a dire che
non era granché, che era una noia! Ma vuoi mettere con l’asilo: “chissà quante
avventure ci aspettano e quante cose da grandi ci faranno fare!”
Grembiulino nuovo, zaino colorato, astucci, libri e borse
di materiale vario! E non dimentichiamo la foto del primo giorno, con un
sorriso da conquista, pieno di luce, orgoglio, speranza e curiosità!
Proprio importante immortalare quel sorriso e questi occhi!!! Peccato che, per molti, questo sorriso, questa luce dopo un
po’ di giorni, settimane,… non ci saranno più…
Il primo giorno è stato fantastico, quante novità:
ritrovare o conoscere amici; parlare delle vacanze e dell’astuccio nuovo con i
supereroi o il cartone di turno; mettere in ordine i libri, belli, nuovi e colorati!
E poi, dopo qualche giorno… “ok, adesso mi basta, ho visto cos’è la scuola!
Bello, però ho tante altre cose da fare a casa: con i lego, con le bambole,…!”
Piccoli operai al lavoro che, dipende dal carattere,
dall’ambiente, dalle persone che avranno accanto, si adatteranno, si
ribelleranno, si spegneranno,…In ogni caso, per bravo che sia il bimbo, l’entusiasmo
bambino sarà incanalato… “è ora di diventare grande: ora hai 6 anni!!!”
“Ma come? Dopo essere stato a scuola tutta la mattina, non
vuoi fare i compiti e vuoi andare a giocare!”
“Perché le letterine non sono dritte come ti dice di fare
la maestra!? E guarda il tuo quaderno, non è ordinato per niente! Non
disegnarci il tuo personaggio preferito o i cuoricini, adesso sei a scuola!
Segui le righe, colora dentro al disegno prestampato, stai fermo, ascolta e
rimani in silenzio!” ecc…
E’ vero, per fortuna c’è la ricreazione!!! Però: Attento! Il
tuo gioco ha il tempo contato… suona la campanella e deve finire tutto! “Non si
fa merenda in classe! Finisci il compito, poi andrai fuori!”
“Ma come?? Eri così sveglio, così bravo a disegnare, hai
imparato a camminare così presto e parli così tanto! Come mai non vuoi leggere
e perché non vuoi fare questi esercizi di matematica su questa scheda (così
banale…), tu che adoravi i numeri?!”
Cosa sta succedendo!? E vai di colloqui, sensi di colpa,
visite specialistiche,,… per capire dov’è il problema (come se dovesse essercene
uno per forza e che nasce dal bambino!).
Mamma e papà continuano a delegare, ma… stiamo ascoltando
veramente quello che sta comunicando il nostro piccolino? Questa creatura così
meravigliosa e perfetta, insieme di “tecnologia naturale” all’avanguardia,
dov’è finita? Ma sì “lui non sa niente”, siamo solo noi grandi che possiamo guidarlo,
i professionisti sapranno istruirlo e gli specialisti aiutarci perché ha
qualche difficoltà…”e poi, chissà come mai è così indisciplinato” o “come mai è
così spento e apatico?! E’ normale di questi tempi… ah, le nuove generazioni!!!”
To be continued...
Se ti incuriosisce... Non perderti la seconda parte che sarà pubblicata nei prossimi giorni !!!
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