Homeschooling?


Un paio di mesi fa mi era venuta spontanea questa definizione:

“Genitore di Homeschoolers:
dicesi di un genitore che ha scelto di assumersi la responsabilità dell'istruzione dei propri figli, con l'umiltà di sapere di non sapere, con la forza di rimettersi in gioco ogni giorno, ascoltando i propri figli e permettendo loro di insegnare ai grandi come guardare il mondo, la vita, con occhi diversi e così… da altri punti di vista.”



Questa definizione rappresenta per me il significato della nostra scelta dell’’Homeschooling: una palestra dove ti rendi conto che molte cose che ti sono state insegnate sono da riconsiderare, alcune potrai tenerle, altre trasformarle, altre ancora lasciarle andare, per aprirsi a nuovi insegnamenti, a nuove visioni del mondo, dei bambini, di tutto ciò che ci circonda!

Perché far conoscere l’Homeschooling?

Semplicemente per divulgare il fatto che esiste anche in Italia e che ci sono realtà anche in Provincia di Belluno!

Tre anni fa, non sapevo neanche esistesse o forse, in passato, ne avevo sentito vagamente parlare come realtà negli Stati Uniti. In quel periodo, non era qualcosa che mi toccava e come per molte cose per le quali non è ancora il momento giusto, si sorvola e si passa avanti. Probabilmente, anche se qualcuno mi avesse proposto di fare Homeschooling con i miei figli, non l’avrei neanche preso in considerazione, però la vita ti regala sempre sorprese!!

Quando penso alla scuola che ho vissuto, posso proprio dire di essere stata la classica “scolarizzata”. L’80% del tempo della mia infanzia, a partire dai 4 anni, è stato passato sui banchi di scuola, sui libri, a fare compiti, a scrivere riassunti per studiare, a ripetere le lezioni ad alta voce,… E per fortuna che all’epoca non c’erano molte cose interessanti per i bambini alla TV, così andavo a giocare all’aria aperta, altrimenti potrei dire di aver passato intere giornate a scuola e interi week-end a fare compiti e a studiare a testa bassa, chiusa in quattro mura! Per ovviare, alle superiori, ricordo di aver perfino deciso di studiare gli esami fuori in giardino, camminando,… per creare alternative!

Per me era normale: la scuola era da fare come facevano tutti i bambini, punto e basta.

Così, la mia prima idea era che se avessi avuto figli, avrebbero fatto la stessa cosa! Inizialmente, quando ancora non li avevo, pensavo che li avrei iscritti “a tempo pieno” cioè intera giornata, come avevo vissuto io, in Svizzera! Dovevo lavorare, non volevo pesare sui nonni e dunque era una scelta saggia, secondo me. Poi, quando arrivò il momento della scelta della scuola primaria, avendo iniziato a vedere le cose in modo leggermente diverso, scelsi per loro, assieme a mio marito, il tempo normale (solo al mattino), sempre fiduciosa che la scuola fosse la cosa più naturale al mondo per un bambino! Non avevo pregiudizi, non avevo aspettative che i miei figli diventassero dei geni dello studio, semplicemente, la vita seguiva il suo corso.
E poi... le cose presero una piega diversa (ormai 2 anni fa, inizio settembre 2015)…

Ma questa è un'altra storia...che avrò l'occasione di raccontarvi più avanti, in un articolo al quale sto lavorando: “Storie comuni di una magia perduta”.

Sapere che l’Homeschooling esiste in Italia ed è perfettamente legale, può semplicemente dare un’opportunità in più a ragazzi e genitori in cerca di soluzioni, in cerca di qualcosa di diverso dalla classica istruzione in classe. Molti credono che l’unica strada sia solo la scuola statale o la scuola privata, invece un’altra via c’è. L’alternativa dell’Homeschooling o Istruzione parentale, non deve però essere considerata, secondo me, un’alternativa alla scuola in sé. Si tratta di una scelta che non riguarda solo l’istruzione, il bambino, bensì coinvolge tutta la famiglia, permette di concepire un approccio molto più affiatato tra genitori e figli, tra fratelli, tra parenti e amici che ci circondano nella vita quotidiana. E’ un modo più attivo di vivere la famiglia e la società, non solo imparare nozioni!

In realtà, non si tratta di un fenomeno innovativo, anzi, in passato era proprio così. I bambini imparavano dai loro genitori, dalla vita quotidiana; il sapere, la saggezza, venivano trasmessi dagli anziani, nonni che erano vere e proprie biblioteche di storie, avventure, esperienze. Poi, l’avvento della scuola statale, ha fatto sfumare l’importanza della famiglia, per delegare l’istruzione (e l’educazione) a persone considerate più preparate. Purtroppo, manca spesso un ingrediente importante per l’apprendimento in questo contesto, secondo il mio modesto parere...: l’AMORE, fondamentale per coltivare l’entusiasmo da entrambe le parti, insegnante e alunno! Non dico sia facile: varie pressioni riguardo a programmi e aspettative, numeri elevati di bambini,… solo chi lo pratica come una Missione può riuscire in questa sfida complessa! E ce ne sono!

Così, l’Homeschooling, si può considerare un ritorno alle radici della famiglia, dell’essere bambino. Se posso permettermi, credo che una cosa che accomuni chi sceglie questa strada, sia il desiderio di dare ascolto al bambino prima di tutto. Questo ci porta a non vederlo come un vaso da riempire, un ramo da raddrizzare, bensì uno scrigno che ha immensi tesori da svelare, un alberello che ha bisogno di nutrimento e attenzione per la sua crescita spontanea e armoniosa.
Visto che ci sono infiniti modi di praticare la “scuola” a casa, ci saranno genitori che proseguiranno con un’energia di studio più classico, altri che si faranno aiutare da un’insegnante, oppure semplicemente da amici e parenti appassionati per certe materie e attività, altri ancora che si renderanno conto che sono i bambini ad insegnare molto agli adulti, se con umiltà glielo permettono!

Un mito sicuramente da sfatare è che non si tratta di proteggere i bambini come sotto una campana... Chiedete a genitori che hanno la fortuna di poter passare molto tempo con i propri figli: sarà facile trovare mamme e papà che sono ben felici di lasciarli sperimentare il mondo! Attività che fanno ogni tanto anche gli altri, però con l'energia che ogni momento è un'opportunità di crescita, di apprendimento! Così diventa naturale, lasciarli andare da soli in bici a giocare dagli amici, fargli fare l’esperienza di dormire da loro, insegnare ad andare a fare piccole spese,… In poche parole, lasciarli sperimentare, aver fiducia in loro e farli diventare autonomi! Se osserviamo un pò meglio l'ambiente protetto di una scuola… a cosa vi fanno pensare le 4 mura di una stanza sempre uguale, vari ambienti disposti tutti in fila uno accanto all’altro, porta chiusa a chiave all’ingresso, cancello del cortile,…? Vi lascio rispondere! Ho realizzato anch'io solo adesso scrivendo!!

Altro tema spesso ricorrente è la socializzazione: molti pensano che non andare a scuola significhi avere pochi amici. Beh… per la nostra esperienza, è stato proprio l’opposto! Un conto è avere tanti “compagni di scuola”, un conto è avere Amici, con la A maiuscola. Ognuno la veda come vuole, però per noi la differenza c’è stata! Da un lato, amici che non hai scelto, tutti della stessa età, non per forza in sintonia per quel motivo; e se ti va bene e hai trovato amici con i quali hai affinità, guai far comunella e bisbigliare… tutta la spontaneità viene dirottata su pochi minuti di ricreazione. Visto dall'altro lato, le amicizie sono più sincere, di qualità, che si scelgono a vicenda, di varie età (piccoli, grandi, adulti,..), libertà che ti porta a fare incontri in varie zone e non solo del paesino o della propria città,…

Prendersi il tempo per una nuova educazione, per me è come fare un salto!
Rivedere l’idea di “scuola” è un punto di partenza da dove ricominciare tutto da zero, cancellare/modificare/aggiornare i miei "file": si tratta di riprogrammare il mio bagaglio di conoscenze ed esperienze grazie ai miei figli!

In ogni caso è la vita che ti porta a fare certe scelte: ognuno ci arriva per strade e momenti diversi, oppure proprio non faranno parte delle sue esperienze, ce ne saranno altre, in altri ambiti.

In questi anni, mi sono perfino resa conto di essere stata Homeschooler anch’io! Come figlia di emigranti all’estero, ho imparato l’Italiano dai miei genitori, leggendo Topolino, ogni tanto per gioco mia mamma mi faceva fare i dettati, finché un giorno ho partecipato (alle medie) alla scuola serale organizzata dal Vice Consolato d’Italia… lì, senza farlo apposta, mi sono resa conto che sapevo già parecchie cose confrontandomi con bambini che l’avevano frequentata con regolarità dalle elementari… effettivamente, non si faceva molto in quelle ore! L’Amore con il quale mia mamma mi aveva trasmesso quello che sapeva, mi ha portata a scrivervi ora in Italiano… e gli studi sono stati fatti tutti in lingua Francese! Non saranno testi strabilianti, però le mie conoscenze imparate con entusiasmo, come un gioco, mi hanno permesso di trovare lavoro e comunicare con tutti in Italia, senza aver studiato in questo paese!

Se vogliamo, possiamo vedere la scuola come una professione da dipendente, sotto direttive di altri: per molti può andare bene, se sei fatto per questo, però non è per tutti; così la scelta dell'Homeschooling possiamo immaginarla come il lavoro in proprio, se sei pronto per questo, allora ti lanci e sai che non ci sarà mai una strada già spianata, la sicurezza, la certezza... ci sarà la passione, l'entusiasmo, la forza di volontà, fare ciò che piace, malgrado le difficoltà!

Questo tema dell’istruzione dei bambini è fortemente legato all'evoluzione in atto in me e nella nostra famiglia e sarà sicuramente un tema "caldo" in queste pagine!

Altre scuole alternative?
Attualmente, in Provincia di Belluno, correggetemi se mi sbaglio (e mi farebbe un enorme piacere sapere che ce ne sono altre), le possibilità di scegliere un’istruzione più consapevole non sono tantissime.

A noi risultano:
un asilo steineriano a Feltre, con l'inizio quest'anno di un progetto di proseguimento per elementari;
una scuola materna e elementare Montessori a Cortina;
una scuola materna di stampo Montessori a Belluno;
alcuni asili nel bosco stagionali;…
e ben venga se qualcuno ci può segnalare altre realtà!

In questi anni, c’è un gran movimento su questo tema anche in Provincia: i gruppi di genitori interessati a creare scuole a misura di bambino non mancano! Scuola libertaria, scuola nel bosco,… sono alcuni esempi di progetti che stanno cercando di nascere… purtroppo, per ora ancora non si sono ancora concretizzati! Ci auguriamo di vedere presto nuove realtà per arricchire il nostro territorio.

Noi, attualmente, come famiglie Homeschoolers, ci organizziamo con un principio di mutuo aiuto tra genitori, ognuno di noi con i propri talenti e passioni e secondo gli interessi dei bambini. Da quello che stiamo vedendo, quest'anno le famiglie che effettueranno questa scelta saranno più numerose: una famiglia è partita da pioniera 11 anni fa, poi la nostra insieme ad un'altra 2 anni fa ed ora altre 3-4 nuove nel territorio che va da Belluno a Feltre.

Aggiornamento ottobre 2018: attualmente le famiglie sono più di 11, da quello che ci risulta, con bambini in età scolare.

Se desideri maggiori informazioni, vai alla pagina “Homeschooling” di questo blog dove troverai alcune indicazioni più tecniche!

Inoltre, il 1° ottobre 2017 è nata LAIF, L’Associazione Istruzione Famigliare, un’associazione di promozione sociale, apartitica e aconfessionale, nata per volontà ed opera di alcune famiglie che attuano l’istruzione famigliare in Italia. La LAIF sta illustrando il variegato mondo dell’Homeschooling alle Istituzioni, ridando dignità a questa nobile scelta (www.laifitalia.it

Buone scelte a tutti!





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LAIF fa rete